DESTINAZIONE...

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mercoledì 05 maggio 2021 / Notizie

“VENITE, VENITE ALLA BOTTEGA!!! TUTTO SCONTATO ALL’80% E QUALCOSA PURE AL 99,99%!!!”
“Fantasma del Caffè di Cicoria la vuoi smettere di gridare? E soprattutto smettila di gridare stupidaggini!!!
Prodotti scontati dell’80% e del 99,99%??? Non è che stamattina hai esagerato con le tazzine di caffè?”
“Gianluca io sto benissimo, ma è il mondo che ha qualche problema di troppo. A Maggio freddo, vento e
pioggia pioggia pioggia? Te lo dico io che succede, il Mondo sta per finire, la sua gloriosa storia si avvia alla
conclusione, LA FINE DEL MONDO ORMAI E’ PROSSIMA!”
“Fossero pure vere tutte le assurdità che ho appena sentito, ti pare possibile che un prodotto sia scontato
del 99,99%? A quel punto meglio regalarlo, no? Ci facciamo più bella figura!”
“Hai ragione Gianluca, quindi… VENITE, VENITE ALLA BOTTEGA!!! TUTTO SCONTATO ALL’80% E QUALCOSA
PURE IN OMAGGIO!!! E con tutte queste promo, mi è pure venuta voglia di cantare! ‘TELL ME WHY I DON’T
LIKE MONDAYS’… “
“Eh no, ora si mette pure a cantare che uno così stonato io non l’ho mai sentito! Adesso veramente basta!
So io come farti dare una calmata…”
E così poco dopo arrivò alla Bottega la Signora Ape e subito il Fantasma del Caffè di Cicoria sparì.
“Grazie Signora Ape per essere venuta subito al negozio. Spero che la mia chiamata non l’abbia disturbata,
ma era veramente un’emergenza, il Fantasma del Caffè di Cicoria che normalmente è un po’ fuori di testa,
in questo periodo è un po’ parecchio troppo fuori di testa, ma essendo terrorizzato dalle punture di api,
solo quando vede Lei sparisce immediatamente!”
“E’ sempre un piacere venire a spaventare un po’ il Fantasma del Caffè di Cicoria, speriamo solo che non
venga mai a sapere che ormai sono parecchi anni che ho perso il mio pungiglione”.
“Con me Signora Ape il suo segreto è al sicuro…”
“Comunque Gianluca sarei passata nei prossimi giorni che devo parlarti di una cosa importante. Hai
presente il mercatino dell’usato quando si gira dalla Cassia per venire qui al negozio?”
“Signora Ape sta parlando dei cassonetti dell’immondizia?”
“Sì sì, guarda è un mercatino veramente ben fornito, c’è una scelta di prodotti veramente interessante!
Sono così tanti i prodotti che esporli nei cassonetti non basta, quindi c’è una vastissima esposizione anche
sul marciapiede! Ed è proprio nel bel mezzo della strada, in pieno mercatino, che ieri ho trovato una
lampada con sopra una scritta che ha attirato subito la mia attenzione: ‘CHIEDETEMI TUTTO TRANNE CHE
RISOLVERE I PROBLEMI DI ROMA’ “.
“Signora Ape sta parlando di un vero e proprio genio della lampada!”
“Proprio così Gianluca, appena mi sono avvicinata alla lampada e l’ho ripulita dalle macchie di ketchup, un
vero e proprio genio è apparso, e dopo avermi ringraziato per la ripulita data alla sua lampada, mi ha
chiesto di esprimere un desiderio”.
“E non gli ha chiesto un nuovo pungiglione Signora Ape?”
“Avrei potuto Gianluca, ma la mia sarebbe stata una richiesta egoistica, invece avendo solo un desiderio a
disposizione, ho preferito pensare al benessere della mia famiglia, e quindi ho chiesto di avere sempre a
disposizione una quantità di miele che permetta al mio alveare di vivere una vita serena e prospera”.

“Lei è proprio una gran signora Signora Ape!”
“Ti ringrazio Gianluca, ma a dire il vero le cose non sono andate come speravo…”
“Il Genio non ha potuto esaudire il suo desiderio? Non mi pare che abbia chiesto qualcosa che avesse a che
fare con il miglioramento delle condizioni di vita di Roma…”
“No è successo che mentre esprimevo il mio desiderio al Genio, sfortuna ha voluto che passasse proprio in
quel momento una di quelle macchinette per adolescenti ma dotata di un impianto musicale con delle
casse più adatte ad una nave da crociera, e naturalmente la radio era bella che funzionante con il volume
più vicino al massimo che al minimo della potenza. Fatto sta che il Genio ha avuto difficoltà nell’ascolto
delle mie parole e invece di miele ha capito mele…”
“Non mi dica che…”
“Ebbene sì Gianluca, quando sono tornata a casa, il mio alveare era invaso da una tale quantità di mele che
se è vero che UNA MELA AL GIORNO TOGLIE IL MEDICO DI TORNO, per generazioni, generazioni,
generazioni e chissà quante altre generazioni future, nel mio alveare non saranno necessarie le visite
mediche”.
“Che dire Signora Ape, da una parte mi dispiace che il suo desiderio non sia stato esaudito per un
contrattempo acustico, dall’altra posso solo essere contento se le mele potranno comunque tornarvi utili”.
“Utili fino ad un certo punto nel senso che sono veramente troppe per il mio alveare. Per fortuna la nostra
Regina ha avuto un’idea degna di una Regina, dando vita a LAPELINDA, quella che si spera in un futuro
prossimo diventare azienda leader mondiale nel settore della distribuzione di mele…”
“Glielo auguro Signora Ape, glielo auguro”.
Il giorno dopo alla Bottega…
“Ti vedo pensieroso Fantasma del Caffè di Cicoria”.
“La verità è che stanotte mi è successa una cosa stranissima Gianluca. Erano quasi le 4:00, ero appena
rientrato da una delle mie passeggiate notturne nel centro di Roma, quando all’improvviso ho sentito la
necessità di chiudere gli occhi e stendermi un po’ sul divano. Sono certo però di una cosa: prima di chiudere
gli occhi ho visto che l’orologio segnava le 3:58 ma quando li ho riaperti segnava le 5:42!!!”
“Sì in effetti è molto strano quello che mi hai appena raccontato. Non riesco proprio a spiegarmi come sei
riuscito a svegliarti dopo neanche due ore! Possibile dormire così poco? Ti consiglio di farti vedere da uno
specialista”.
“Stai dicendo che ho dormito quasi due ore??? Ma questo è impossibile! Noi fantasmi non dormiamo mai!
Al massimo ci rilassiamo con una doccia fresca/fredda!”
“Ah questa proprio non la sapevo! Quindi non usate neanche l’acqua calda?”
“In generale no, ma so che ci possono essere delle eccezioni in questo caso. Ti posso dire con certezza che il
Fantasma dell’Acqua calda fa largo uso dell’acqua calda, anche se qualche tempo fa mi ha confessato che
anche lui ogni tanto una doccia fresca/fredda la fa con piacere... Per quanto riguarda il dormire invece
niente eccezioni, NOI FANTASMI NON DORMIAMO”.
“Sarà come dici tu, ma ormai ti conosco abbastanza bene da poter affermare che quando ti mostri troppo
sicuro di te, sotto sotto nascondi qualcosa. Quel NOI FANTASMI NON DORMIAMO, non mi convince del
tutto”.

“NOI FANTASMI NON DORMIAMO, LO CONFERMO E LO RICONFERMO!”
“Mi stai nascondendo qualcosa Fantasma del Caffè di Cicoria, ora ne sono certo!”
“E va bene, c’è solo un caso in cui un fantasma può addormentarsi. Ma non essendo il mio caso è inutile
che ti racconti altro”.
“No no, invece voglio proprio sapere in che caso un fantasma si può addormentare, dai racconta!”
“Sento che stanno per arrivare dei clienti, non voglio deconcentrarti dal lavoro Gianluca”.
“Siamo in pausa pranzo, riapriamo tra due ore, RACCONTA”.
“Devi sapere Gianluca che per centinaia e centinaia di anni noi fantasmi siamo stati gli esseri più potenti e
influenti del mondo. Ma con l’arrivo della civiltà Egizia, il nostro primato fu fin da subito messo in seria
discussione. Veramente forti gli antichi Egiziani, ma noi fantasmi avevamo sempre e comunque un
vantaggio su di loro, non avendo bisogno di dormire, anche se a parità di ore loro riuscivano ad essere più
efficienti di noi, recuperavamo il terreno perso nelle ore in cui loro visitavano il mondo dei sogni... E così il
nostro dominio sul mondo continuava ma non avevamo fatto i conti con l’amore…”
“La storia si fa interessante…”
“Successe che il Fantasma del Nilo iniziò a frequentare una lontana cugina di Cleopatra, con la quale aveva
in comune sicuramente la bellezza e il carisma, ma non saprei dirti se Cleopatra abbia avuto i poteri magici
della lontana cugina. Sì perché il Fantasma del Nilo aveva iniziato a frequentare una vera e propria maga,
che può essere un vantaggio se le cose vanno bene, ma se fai arrabbiare una maga potente possono
arrivare guai seri…”
“Così come era meglio non fare arrabbiare la Maga Circe!”
“E noi fantasmi ne sappiamo qualcosa con la Maga lontana cugina di Cleopatra! Come puoi immaginare, il
Fantasma del Nilo, fedele alla sua natura del tutto scorre, aveva considerato giunto alla foce il suo rapporto
con la lontana cugina di Cleopatra, si apprestava a salutarla augurandole di trovare nel mare in cui la stava
lasciando, la felicità che lui era riuscito a darle per un breve tratto del suo percorso, ma la lontana cugina di
Cleopatra pare proprio che non la prese bene e la leggenda racconta che mentre veniva trasportata via
dalla corrente in pieno mare aperto, queste furono le sue parole: ‘Ma lo sai che sei proprio un fantasma
scostumato? Ma come, mi lasci così alla deriva in mare aperto con tutte le navi di briganti e gente poco
raccomandabile che navigano al giorno d’oggi? Posso accettare la fine della nostra storia, quello sì, ma la
tua mancanza di signorilità no, questo è assolutamente inconcepibile! Ma chi ti credi di essere Fantasma
del Nilo? Tu e tutta la tua razza vi sentite i più potenti della Terra ma è giunto il momento di porre fine al
vostro dominio! Sai che ti dico Fantasma del Nilo? BUONANOTTE’. E così da quel momento in poi ogni volta
che un fantasma si innamora, diventa più simile a voi umani, inizia a sentire il bisogno di fermarsi e dormire
per recuperare le energie, e più è innamorato, maggiore sono le ore che passa a dormire. La verità è che noi
fantasmi siamo dei romanticoni, pensa dai tempi dell’antico Egitto e della lontana cugina di Cleopatra
quanti fantasmi si saranno innamorati e quante ore avranno di conseguenza dedicate al sonno! E’ normale
che con il tempo, questa situazione ci ha portato a perdere il nostro status di dominatori del pianeta Terra!
Ma dico Fantasma del Nilo, non potevi congedarti dalla lontana cugina di Cleopatra regalandole una bella
crociera per il Mar Mediterraneo?”
“Che storia affascinante Fantasma del Caffè di Cicoria! E tu di chi ti sei innamorato?”
“Io??? Io non sono innamorato!”
“Ma se l’altra sera hai dormito quasi due ore! Vuol dire che sei innamorato!”

“E va bene, avrò dormito quasi due ore ma si tratta pur sempre di un sonno leggero, a dimostrazione che
non è amore vero e proprio, al massimo si può parlare di un forte interesse nei suoi confronti, ma nulla di
più”.
“La conosco?”
“E’ il Fantasma dell’Aventino”.
“Ah ecco, ora mi spiego tutte quelle tue passeggiate notturne nel centro di Roma!”
“Sì ma il discorso si chiude qui Gianluca. Lei sta frequentando un altro fantasma, non ho intenzione di
aspettarla e sperare di conoscerla meglio quando poi magari non succederà mai”.
“Caro Fantasma del Caffè di Cicoria, conosco la persona giusta che potrà aiutarti nel conquistare il
Fantasma dell’Aventino…”
Un paio di giorni dopo, sempre alla Bottega…
“Gianluca sono passato a salutarti e ringraziarti. Mi trasferisco ad Avellino”.
“Avellino? Ma poi sei andato dal Genio a chiedergli di esaudire il tuo desiderio di poter farti conoscere
meglio dal Fantasma dell’Aventino e poter provare così a conquistarla?”
“Sì e per questo ti ringrazio. Mi hai fatto conoscere un genio veramente geniale e anche molto simpatico e
umile. C’è stato solo un piccolo inconveniente: mentre esprimevo il mio desiderio, è passato a pochi metri
da noi uno di quei camioncini con megafono con una voce squillante che gridava: ‘STA NASCENDO IL
NUOVO PARTITO DELLA TRASPARENZA E DELL’ONESTA’!!! DATECI QUALCHE DECENNIO DI TEMPO E ROMA
TORNERA’ AD ESSERE TRA LE 50 CITTA’ PIU’ VIVIBILI AL MONDO! E CHISSA’ MAGARI CON L’IMPEGNO DI
TUTTI ANCHE IL QUARANTANOVESIMO POSTO POTREBBE DIVENTARE UN SOGNO CHE SI AVVERA!!!’
Bellissimo discorso e sicuramente alle prossime elezioni voterò loro, fatto sta che il Genio ha avuto
difficoltà nell’ascolto delle mie parole e invece di Aventino ha capito Avellino, ma per me è stato un vero
colpo di fortuna perché ho così avuto la possibilità di conoscere il Fantasma di Avellino, che ha subito
conquistato il mio cuore! E’ il fantasma giusto per me, e poi anche Avellino mi è piaciuta molto, lei è molto
legata alla sua città e per me va benissimo trasferirmi nella verde Irpinia!”
“Sono contentissimo per te Fantasma del Caffè di Cicoria! Con la promessa però che presto mi verrete a
trovare tu, il tuo amato Fantasma di Avellino e magari i vostri fantasmini!”
“Promesso Gianluca!”
Qualche giorno dopo alla Bottega…
“Ciao Gianluca”.
“Ciao Piccolo grande guerriero”.
“E’ arrivato il caldo finalmente!”
“Ed è quasi arrivato anche il giorno della grande corsa! Pronto per la vittoria?”
“Pronto per la vittoria Gianluca, ma pronto anche ad un eventuale secondo posto, o terzo, o quarto o
quinto, ecco arrivare già sesto mi dispiacerebbe un po’ perché so di avere le potenzialità per arrivare tra i
primi cinque”.
“In serata vado a parlare con un genio della lampada qua in zona che gli devo esprimere un desiderio. Vuoi
venire anche tu?”

“No ti ringrazio Gianluca ma sono troppo concentrato sulla gara per pensare a desideri da avverarsi”.
E così in serata Gianluca va a trovare il Genio della lampada…
“Signor Genio buonasera, sono Gianluca della Bottega del Celiaco”.
“Ciao Gianluca, sì ho sentito parlare di te, chi dice che sei uno a posto, chi dice che sei uno non tanto a
posto”.
“Certo Signor Genio fa parte del gioco, c’è a chi vado bene e a chi no. E meno male che è così, inizierei a
preoccuparmi seriamente se tutti parlassero bene di me”.
“Immagino tu sia qui per esprimere un desiderio”.
“Signor Genio lei oltre ad essere un genio è anche un grande indovino!”
“Grazie grazie Gianluca, in effetti penso proprio di essere un indovino geniale! Ma per oggi basta con i
complimenti, parlami pure del tuo desiderio”.
E arrivarono i lampi, i tuoni e uno di quei tipici acquazzoni primaverili…
“Gianluca va bene se mi parli del tuo desiderio una volta passato il temporale? E potrei intanto ripararmi
sotto il tuo ombrello? Sai, ogni volta che piove, nella lampada si forma un bel po’ di umidità. Inizio ad avere
una certa età, non vorrei prendermi una bella influenza, ultimamente già ho avuto il mio bel da fare con
l’orecchio che si è tappato”.
“Un tappo di cerume nell’orecchio?”
“No, un tappo di spumante. A casa di amici per festeggiare un compleanno, hanno aperto lo spumante e il
tappo dritto dritto nel mio orecchio. C’è voluto l’intervento del medico qualche giorno dopo per rimettermi
a posto. Anche se devo ammettere che ancora non ho recuperato del tutto, ogni tanto mi capita ancora di
confondere una parola per un’altra…”
“Sì, ne sanno qualcosa la Signora Ape e il Fantasma del Caffè di Cicoria…”
“Scusa Gianluca dicevi?”
“No niente Signor Genio, parlavo tra me. Nulla di importante…”
“Allora il tuo desiderio?”
Il temporale è passato e adesso c’è un silenzio quasi surreale intorno a Gianluca e il Signor Genio. E’ il
momento perfetto perché Gianluca esprima il suo desiderio…
“Vorrei vedere Marta, sono tanti anni che non ho sue notizie ma nel mio cuore il suo ricordo ha sempre
occupato un posto speciale!”
“Complimenti Gianluca, hai espresso proprio un gran bel desiderio che posso esaudire anche subito se per
te va bene”.
“E me lo chiede Signor Genio? Certo che può esaudirlo subito!”
“A dire il vero mi sorprende un po’ che tu non abbia notizie del Pianeta Rosso da tanti anni. In televisione,
nelle radio, sui giornali, per non parlare di Internet, puoi trovare tutte le notizie che vuoi. Bè immagino sarà
perché il lavoro al negozio non ti lascia molto tempo libero, quindi una vacanza è proprio quello di cui hai
bisogno! Allora buon viaggio!”

“Aspetti aspetti Signor Genio! Pianeta Rosso? Vacanza?? Buon viaggio??? Credo ci sia stato un
piccolo…………………………malinteso! No un momento, qua non si tratta di un piccolo malinteso, direi
piuttosto di un grande anzi SPAZIALE PROBLEMA! Adesso ho la conferma che il Signor Genio non ha risolto
del tutto i suoi problemi di udito… INVECE DI MARTA HA CAPITO MARTE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
Gianluca, il primo essere umano a camminare sul suolo marziano…
“Gianluca adesso mantieni la calma e ragiona: così come il Signor Genio mi ha fatto arrivare fino a qui, devo
solo aspettare che mi faccia ritornare sulla Terra. Sarà pure sordo ma mica rimbambito da non farmi
tornare a casa! E se oltre ad essere sordo fosse pure rimbambito? Allora la questione si fa seria… Intanto
bisogna riconoscergli che ha avuto l’accortezza di farmi arrivare su Marte con una bella tuta spaziale e
quindi fiducioso che a breve potrò rivedere la tanto amata Terra, intanto ne approfitto per farmi una bella
passeggiata sul suolo marziano!”
Dopo un paio d’ore di rocce rosse, terra rossa, rocce rossastre, terra rossastra, rocce rosso scure, terra
rosso chiara ecco apparire un cartello rosso giallo con una scritta marziana…
“Ma insomma guarda che razza di egoisti questi Marziani! Scrivere un cartello solo nella loro lingua senza
considerare che un giorno sarei arrivato io! Ma non potevano metterci anche la traduzione almeno in
italiano e spagnolo? Al massimo anche in inglese che più o meno scritto lo capisco.”
E mentre Gianluca con il suo cellulare è alla ricerca di un App che traduca cartelli marziani, ecco apparire in
lontananza un oggetto, sembra quasi un…
“Sembra quasi un disco volante, no ma quale disco! Volante sicuramente sì, ma non ha certo la forma di un
disco, piuttosto direi che è un rettangolo volante!”
L’oggetto identificato come rettangolo volante da Gianluca si avvicina al nostro antieroe e da una porticina
alta poco più di un metro ecco uscire un essere alto almeno tre metri lasciando Gianluca con un grande
dubbio…
“Mi scusi Signor Tre Metri e Passa e mi scusi il gioco di parole che sto per fare, ma come ha fatto a passare
Lei che è alto tre metri e passa attraverso una porticina alta poco più di un metro?”
“Facile Gianluca, ho il potere di passare attraverso i muri. Esteticamente per il mio quadrato volante, mi
piaceva di più una porticina in miniatura piuttosto che un portone tipo castello medievale”.
“Andiamo con ordine Sig. Tre Metri e Passa: complimenti per il suo italiano perfetto! Mi scusi se ho
scambiato il suo quadrato volante per un rettangolo volante! Lei è un marziano inteso come abitante del
posto? Se così fosse, avendo parlato di castello medievale nel suo iniziale intervento, potrebbe indicarmi se
ci sono resti di un castello medievale nelle vicinanze che mi piacerebbe visitarlo prima di far rientro sul
pianeta Terra?”
“Rispondo con ordine Gianluca: non parlo solo un italiano perfetto, ma posso esprimermi in tutte le lingue
dell’Universo. Appartengo ad un Popolo piuttosto evoluto… Non preoccuparti per aver confuso il mio
quadrato volante con un rettangolo volante. In effetti in molti commettono il tuo errore visto che per pochi
millimetri si tratta di un quadrato e non di un rettangolo. Per Noi riconoscere pochi millimetri di differenza
è semplice, non so se te l’avevo detto ma appartengo ad un Popolo piuttosto evoluto… Vengo da un
pianeta piuttosto distante da qui, ma essendo il mio un Popolo con una tecnologia piuttosto evoluta, in
pochi minuti posso far ritorno a casa. All’inizio ho parlato di castello medievale ma mi riferivo ai castelli
medievali del tuo pianeta. Io e il mio Popolo conosciamo la storia e le tradizioni di tutti i Popoli
dell’Universo, nel caso non te l’avevo ancora detto, appartengo ad un Popolo piuttosto evoluto…”

“Grazie Sig. Tre Metri e Passa per le sue risposte precise e piuttosto evolute… Avrei un altro paio di
domande da farle se me lo permette: può dirmi cosa c’è scritto su quel cartello rosso giallo?”
“LA VITA E’ UNO STATO MENTALE”.
“Hai capito i Marziani, che filosofi! E saprebbe dirmi dove sono tutti i Marziani? Da quando sono arrivato su
questo pianeta non ne ho ancora incontrato uno”.
“Vedi Gianluca ormai è da un po’ di tempo che il Popolo Marziano si è trasferito sul mio pianeta”.
“E per quale motivo?”
“E’ ora che tu sappia che appartengo ad un Popolo piuttosto evoluto, che il mio è un pianeta piuttosto bello
e il Popolo Marziano ha semplicemente deciso di venire a vivere da Noi per provare a diventare un Popolo
migliore sotto tutti i punti di vista”.
“Sig. Tre Metri e Passa devo complimentarmi con Lei perché nonostante le indubbie qualità Sue e del suo
Popolo, riesce comunque a rimanere un tipo PIUTTOSTO UMILE…”
“Grazie Gianluca, anche se appartengo ad un Popolo piuttosto evoluto, ho sempre preferito vivere questo
stato di superiorità in maniera molto riservata. Senti ti va di venire a visitare il mio pianeta piuttosto
evoluto?”
“Grazie per l’invito Sig. Tre Metri e Passa, ma avrei una certa fretta nel far ritorno sul pianeta Terra. E’ quasi
ora di mangiare per i pesci del mio acquario, ci sono un paio di mamme pesce che a momenti dovrebbero
partorire e voglio che siano nel pieno delle loro forze per quando nasceranno i figlioletti pesce!”
“Dai che ti do un passaggio! Pochi minuti e sarai a casa”.
“Grazie Sig. Tre Metri e Passa!!! Per quanto sono felice mi viene voglia di cantare!!! OH MAN, WONDER IF
HE’LL EVER KNOW/HE’S IN THE BEST SELLING SHOW/IS THERE LIFE ON MARS? Sig. Tre Metri e Passa, va
bene che sono stonato, però almeno un applauso a questo capolavoro di David Bowie potrebbe farlo!”
“Scusami Gianluca hai ragione ma ogni volta che sento cantare qualcuno al di fuori del mio pianeta, mi
viene una malinconia incredibile! In effetti tu sei stonatissimo, ma in confronto a me e ai miei concittadini,
canti una meraviglia! E tutto per colpa del Fantasma di uno dei fiumi più importanti del nostro pianeta, che
fedele alla sua natura del tutto scorre, aveva considerato giunto alla foce il suo rapporto con la sorella di
una potentissima Maga, si apprestava a salutarla augurandole di trovare nel mare in cui la stava lasciando,
la felicità che lui era riuscito a darle per un breve tratto del suo percorso ma la potentissima Maga pare
proprio che non la prese bene e la leggenda racconta che mentre sua sorella veniva trasportata via dalla
corrente in pieno mare aperto, queste furono le sue parole: ‘Ma lo sai che sei proprio un fantasma
scostumato? Ma come, lasci mia sorella così alla deriva in mare aperto con tutte le navi di briganti e gente
poco raccomandabile che navigano al giorno d’oggi? Posso accettare la fine della vostra storia, quello sì ma
la tua mancanza di signorilità no, è assolutamente inconcepibile! Credi di essere chissà chi solo per essere il
Fantasma di uno dei fiumi più importanti del nostro pianeta? Credi che non sappia di come ti vantavi con
mia sorella delle serenate che le dedicavi, e intanto la stavi solo illudendo? Ma da questo momento in poi
scordati delle tue note angeliche, SARAI PER SEMPRE STONATO!’ Il vero problema però Gianluca fu un
altro: la Maga era talmente arrabbiata che il suo incantesimo fu così potente che da allora chiunque beve
l’acqua di quel fiume, diventa stonato come il suo Fantasma…”
“Immagino quindi che Lei abbia bevuto quell’acqua”.
“No no Gianluca io stonato ci sono nato, ma tantissime persone hanno bevuto e tantissime altre berranno
in futuro quell’acqua che è di una bontà e una freschezza ineguagliabili!”

“Quindi mi sta dicendo che nel suo mondo, tra chi è stonato dalla nascita come Lei e chi ci diventa dopo
aver bevuto la squisita acqua di quel fiume, trovare qualcuno che sappia cantare è sempre più una rarità?”
“Proprio così ed è molto triste pensare che un Popolo piuttosto evoluto come il nostro, non possa godere
appieno di una delle cose più belle, emozionanti e importanti dell’Universo: LA MUSICA”
“Sig. Tre Metri e Passa, forse una soluzione la troviamo…”
E così pochi minuti dopo il nostro antieroe faceva ritorno sul pianeta Terra in compagnia del Sig. Tre Metri e
Passa.
“Gianluca ci stiamo mettendo più tempo per fare 600 metri con questo furgone che il nostro viaggio
interstellare!!!”
“Sig. Tre Metri e Passa non credo proprio fosse il caso di arrivare alla Bottega sul suo quadrato volante e
meno male che il mio vicino di casa mi ha prestato questo furgone bello capiente, in modo da farla
viaggiare il più comodo possibile! Quindi la prego di essere un po’ più paziente e di portare rispetto al
TRAFFICO DI ROMA!”
E così una mezzoretta dopo il nostro antieroe era di fronte alla lampada del Genio in compagnia del Sig. Tre
Metri e Passa.
“Gianluca che piacere rivederti! Tutto bene la vacanza Marziana? Sono proprio contento di poter aver
esaudito un sogno così bello e affascinante!”
“Sig. Genio prima di tutto ecco un fazzoletto, che forse non se ne è accorto ma la sua lampada è sporca di
maionese. Per quanto riguarda Marte, anzi sarebbe meglio dire il mio desiderio MARTA, avremo tempo di
riparlarne… Diciamo che nonostante tutto, è grazie a Lei che ho avuto la possibilità di conoscere il Sig. Tre
Metri e passa, un personaggio direi più che di altri tempi, di altre stelle!”
“Sig. Genio è un piacere fare la sua conoscenza, con tutto il rispetto per il qui presente Gianluca, forse
finalmente sono di fronte ad un essere vivente che seppur alla lontana, può avvicinarsi alla grandezza e
maestosità del Popolo che con orgoglio immenso sono qui a rappresentare!”
“E chi l’avrebbe detto che ci fosse tanta umiltà nell’immensità dell’Universo Sig. Tre Metri sopra il cielo! Il
piacere è tutto mio!”
“Scusi come mi ha chiamato? Anche Lei in fissa con quella storia dei lucchetti?”
“No no fermi tutti, prima che scoppi un caso editoriale! Sig. Genio, mentre Lei dà una ripulita alla sua
lampada, e guardi che oltre alla maionese dovrà togliere anche quella cagata di gabbiano fresca fresca,
devo parlare di un paio di cose in privato con il mio ospite intergalattico”.
“A tra poco allora. Certo che il marziano i suoi bisogni poteva pure farli da un’altra parte!”
“Ma come si permette!!!”
“Sig. Tre Metri e Passa, vedrà che quando le spiegherò la situazione, capirà che non è il caso di
innervosirsi…”
E così Gianluca spiegò la situazione al Sig. Tre Metri e Passa.
“E a quanto pare, da quando mi ha spedito sul pianeta Marte, la sordità del Sig. Genio è pure peggiorata!
Ma stia tranquillo Sig. Tre Metri e Passa, se ho voluto farle conoscere il Sig. Genio è perché sono sicuro che
nel suo caso non ci saranno rischi di fraintendimento…”

E Gianluca aveva ragione. Accadde che tornati di fronte al Sig. Genio, il Sig. Tre Metri e Passa, su consiglio di
Gianluca, iniziò a cantare a squarciagola ROCKET MAN di Elton John, una delle sue canzoni preferite. Non
aveva finito ancora il primo ritornello che il Sig. Genio lo interruppe.
“Sig. Tre Metri sopra il cielo, non vorrei sembrare poco delicato e troppo diretto, ma uno così stonato io
non l’avevo mai sentito prima!”
“E non ci crederà Sig. Genio ma da quello che mi ha raccontato il Sig. Tre Metri e Passa, la quasi totalità del
suo Popolo vive nelle stesse drammatiche condizioni canore!”
“Ma questo è inammissibile, inconcepibile, assurdo!!! Sig. Tre Metri sopra il cielo, Lei e il suo Popolo state
per tornare a godere appieno di una delle cose più belle, emozionanti e importanti dell’Universo…”
E arrivò il momento dei saluti.
“Gianluca, io e il mio Popolo ti saremo sempre riconoscenti. Grazie all’aiuto del Sig. Genio, la Musica
tornerà a darci felicità e spensieratezza. E come segno di riconoscimento voglio darti un consiglio: tra
qualche mese il vostro Mondo si troverà ad affrontare un periodo molto difficile e complicato. E’ una legge
universale quella di non poter parlare di eventi futuri, Noi e altri Popoli delle Stelle custodi del Tempo e dei
suoi segreti. Posso solo dirti che in un periodo in cui vivrete in colori diversi, che sia giallo, arancione o
rosso, non dimenticare mai che DOPO IL BRUTTO TEMPO ARRIVA L’ARCOBALENO…